Penombra febbraio 2010

da | 31 Gennaio 2014

PENOMBRA è la più longeva delle riviste di enigmistica, entrata nel suo novantesimo anno di pubblicazione. Nel numero di gennaio, appena uscito, si commenta un indovinello pubblicato a dicembre che aveva come soluzione l’“aibofobia”.
Ho così scoperto di essere responsabile della diffusione del termine.
Per quello che mi riguarda la storia è andata così. Su Lessico e Nuvole, nel 2003, stavo facendo un elenco di parole con suffisso “-fobia” e un lettore mi scrisse perché aveva trovato in un sito Internet questa definizione: aibofobia: la paura dei palindromi.
Ovviamente, la parola era inventata: ma inventata bene, perché essendo un palindromo essa stessa finiva per avere nella sua espressione un riferimento al suo contenuto. Sul termine ritornai in una rubrica del 2005, ma solo ora, grazie a PENOMBRA, mi accorgo che Wikipedia, alla voce “palindromo” cita l’aibofobia, come se fosse una mia invenzione: “Secondo l’enigmista s. b. si potrebbe denominare aibofobia un’immaginaria paura dei palindromi […]”. Troppo onore, io sono stato solo il propagatore.

Penombra febbraio 2010

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