L’enimmistica non è fatta solo di senso reale e senso apparente, di bisensi, di equipollenze o dilogie, ma è fatta anche di simboli senza i quali il solutore non riuscirebbe a risolvere i giochi proposti.
Ecco, questo mese voglio invitarvi alla Fiera dell’Ovvio scrivendo due cosucce talmente ovvie che non se ne dovrebbe nemmeno parlare: riguarda il simbolismo nei lavori enimmistici.
Ovviamente, la maggior parte dei simboli li troviamo nel diagramma numerico. Una volta era usanza inserire, a separazione dei vari termini, le virgole nel diagramma, che poi sono state abolite lasciando solo quelle necessarie per la corretta interpretazione della frase (come nei rebus e le crittografie)…
Così Cesare introduceva una discussione su molti aspetti della nostra arte preferita. Ecco qui il numero di Penombra di novembre 2020.
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