Sono ormai molti mesi che, subito dopo l’arrivo a destinazione di Penombra, sono costretto a mandare, per posta elettronica, gli ormai famosi “Errata corrige”. Come diciamo a Roma, io “la butto in caciara” e ci scherzo su parlando di tradizione penombrina. Però devo confessarvi una cosa: mentre scrivo, ed invio, i “tradizionali” messaggi di “Corrige” la rabbia è tanta.
È notorio che sono un ignorante di enimmistica, quindi non posso allestire una rivista di enimmi se non ho il supporto di chi conosce la materia, quindi mi sono circondato dei migliori enimmografi che ci siano in circolazione oggi in Italia. A loro mi affido per selezionare e correggere tutta la collaborazione che arriva in redazione, io mi limito a fare l’artigiano degli enimmi, cioè ad allestire e impaginare la rivista cercando di renderla, esteticamente, un… prodotto che sia il più gradevole possibile…
Così si lamenta Cesare in questo lontano numero di aprile 2019 e potrebbe essere la nostra lamentela proprio oggi. Con la scomparsa de Il Langense, anche noi siamo in una condizione di mancanza di esperienza.
Ma questo non è certo il caso di Penombra,, oggi gratis a tutti i lettori del Canto della Sfinge per scelta e volontà di Cesare.
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